By Marta Rosa Spiga

Marco Monopoli, genitore di Matteo, piccolo alunno del progetto scuola del Comites Irlanda ci racconta la sua esperienza e perché questa iniziativa è importante per la comunità italiana.

Quale é la tua opinione sul progetto scuola promosso dal Comites in Irlanda, come mai avete deciso di aderire?

Nell’ Aprile del 2022,  il Comites, con l’aiuto dell’istituto Italiano di Cultura, ha dato il via ad un progetto “Scuola” per bambini di origini Italiane residenti in Irlanda. Noi abbiamo avuto la fortuna che nostro figlio Matteo di 9 anni, iniziasse questo percorso. Abbiamo deciso di iscriverlo perché perfezionasse la sua conoscenza della lingua italiana. Abbiamo scelto questo corso con l’intenzione di aiutarlo a sviluppare una forte crescita culturale e a fare nuove amicizie.

Come sono organizzate le lezioni?

Le ore di lezione, organizzate attentamente dall’insegnante Daniela, hanno creato un ambiente intimo, coinvolgendo i bambini a interagire e divertendosi con lei. Il corso segue il curriculum italiano, ma approfondisce anche temi interessanti della cultura e storia italiana come l’unità d’Italia, la festa dei lavoratori e anche l’olocausto. Questo corso di approfondimento dello studio dell’italiano ha offerto qualcosa di nuovo ai bambini, un insegnamento che va al di là delle materie che loro abitualmente seguono durante il loro percorso scolastico Irlandese arricchendo il loro bagaglio culturale. Il progetto scuola aiuta a far crescere il loro legame con l’Italia.

Quale é l’insegnamento più importante, il valore fondamentale del Progetto Scuola?

La cosa che affascina molto dei bambini Italo/Irlandesi è che in molti probabilmente ricordano da sempre di aver parlato entrambe le lingue da quando sono nati, e in molti non fanno differenza nell’usarne una o l’altra. Nostro figlio riesce a mimetizzarsi nella società italiana o irlandese senza il minimo sforzo e riesce ad adattarsi ai due diversi stili di vita e approccio a seconda delle situazioni. I suoi emisferi cerebrali sono letteralmente divisi tra le due nazioni.
Quando è in Italia, si immerge piacevolmente nelle nostre usanze, giocare in piazza sotto un sole cocente, il fare amicizia con disinvoltura, essere più espansivo, senza avere paura di avere manifestazione d’affetto. A Dublino invece è un perfetto irlandese, dove gioca a calcio con vento e pioggia, non indossa la giacca d’inverno, molto legato ai suoi amici che sono abbastanza circoscritti nel suo network scolastico e sportivo, e con poche manifestazioni eclatanti di felicità quando si incontrano.
Tuttavia, questi due emisferi lottano tra di loro proprio quando gli viene chiesto: Ma tu di dove sei? Ti senti più italiano o irlandese? Da grande giocherai per l’Italia o per l’Irlanda? Quale è la tua nazione preferita? Sono domande difficili e probabilmente è impossibile rispondere. È semplice rispondere sono un cittadino d’Europa ma è solo un modo per ovviare la domanda.
Questo corso di italiano è stata la risposta giusta, essere in una classe di 15 bambini, che vivono la tua stessa realtà, si crea questo perfetto equilibrio tra le due nazioni. Sono bambini fortunati, perché’ riescono a prendere il meglio da ogni nazione e renderlo proprio. Questo corso è un’opportunità per fargli capire che non sono soli, che non sono etichettabili e che pur essendo piccoli, hanno visto e vissuto molto di più’ dei loro coetanei nati in Italia o in Irlanda e forse di qualche adulto.