DUBLINO – Domenica 18 maggio 2025, nella suggestiva cornice del The Sugar Club, si è svolto l’evento “Donne Straordinarie”, promosso dal COMITES Irlanda con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Irlanda e l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino. Una giornata dedicata alle donne che, con il loro coraggio, talento e voce, stanno cambiando il mondo.
Protagonista della serata è stata Elisa Pistis, attrice sarda, che ha portato in scena lo spettacolo “Articoli per Signore”, un ironico one-woman show basato su autentici testi giornalistici degli ultimi cento anni. Al termine della sua intensa performance, l’abbiamo incontrata per un’intervista esclusiva.
Elisa, che spirito anima lo spettacolo “Articoli per Signore”?
“È uno spettacolo che vuole stimolare riflessione, domande e – perché no – azione. Il teatro, per me, non serve solo a far pensare, ma anche a far muovere qualcosa. Ho scelto un approccio ironico perché credo che il sorriso sia uno dei mezzi più potenti per generare cambiamento, anche sociale, civile e politico.”
È la sua prima performance in Irlanda?
“Sì, la prima volta in scena qui, anche se ero già stata due volte in Irlanda come turista. Dublino è una città che amo e dove torno sempre volentieri. Spero di esplorare presto anche altre zone del Paese.”
Com’è stata la reazione del pubblico dublinese?
“Bellissima. Ho sentito un’energia viva, partecipe. Gli italiani presenti si sono riconosciuti in molti passaggi, ma anche il pubblico di lingua inglese ha seguito, reagito, si è emozionato. E poi, il dibattito che è seguito con le altre panelist è stato molto stimolante.”
Lei parla di genere e rappresentazione. Ha trovato differenze tra Italia e Irlanda su questi temi?
“Similitudini, purtroppo. In Italia c’è ancora moltissimo da fare, soprattutto sul linguaggio. In Irlanda ho notato una maggiore fluidità nella comunicazione, ma resta il problema di fondo: quando una donna raggiunge una posizione di potere, spesso il modo in cui viene raccontata dai media non è neutro. Se si facesse una ricerca globale, credo si scoprirebbero molte somiglianze.”
In politica, ci sono state donne leader in entrambi i Paesi. Ma il loro racconto è stato diverso?
“Il fatto stesso che faccia notizia una donna alla guida di un governo o dello Stato dimostra che siamo ancora lontani dalla parità. Che si parli di Giorgia Meloni in Italia o di Mary McAleese in Irlanda, ciò che dovrebbe essere ‘normale’ viene vissuto come eccezionale. E questo dice molto.”
Qual è, secondo lei, il ruolo dell’artista oggi?
“Un’artista ha la responsabilità di portare in scena messaggi capaci di lasciare un segno. Non uno spettacolo che finisce con un applauso e basta, ma uno che possa incidere nella vita quotidiana delle persone. Se una mia battuta riuscisse a rendere più ‘normale’ l’idea di una donna presidente della Repubblica italiana, allora avrei fatto bene il mio mestiere.”
Lei è sarda, ora in Irlanda. C’è qualcosa che accomuna gli isolani?
“Domanda delicata. L’insularità crea identità, questo è certo. Sardegna e Irlanda hanno storie e relazioni differenti con il ‘continente’, ma credo che se ci si conoscesse di più, si scoprirebbero molte affinità. Forse più di quanto immaginiamo.”
Elisa Pistis lascia il palco tra sorrisi e riflessioni. Il suo teatro non è solo parola, è uno specchio che invita all’azione. E in una serata dedicata alle Donne Straordinarie, la sua voce ha saputo farsi ascoltare.