Psicologa, psicoterapeuta, Anna Pisterzi è Fondatrice e CEO di Transiti, Psicologia d’Espatrio, startup innovativa che sta sviluppando un metodo scientificamente validato per fornire consulenza psicologica online, in lingua madre, per expat. Sarà ospite e tra i relatori dei Workshop Informativi sull’Espatrio: “Traiettorie. Guida Psicologica all’Espatrio, una serie di eventi organizzati dal Comites Irlanda dedicati al benessere psicologico degli italiani che vivono all’estero.
1)Come è nata l’idea di organizzare questi workshop informativi sull’espatrio?
Gli incontri di presentazione e i workshop a partire dal libro “Traiettorie. Guida psicologica all’espatrio” (tau ed. 2023) sono Realizzati con il contributo della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’obiettivo di coinvolgere sempre di più le Istituzioni per gli Italiani all’estero e le comunità di expat, nella presa di consapevolezza di una tematica tanto importante quanto sottovalutata: il benessere psicologico e la salute mentale in percorsi di mobilità. Tutte le persone che incontriamo, che hanno fatto o stanno facendo un’esperienza all’estero, ci segnalano l’importanza di portare l’attenzione sulla questione. Emigrano infatti anche le menti e non solo i corpi e come ha sottolineato l’onorevole Porta “fenomeno emigrazione non va solamente studiato, ma seguito e accompagnato anche con apposite proposte di legge”.
2)Quali sono le principali difficoltà psicologiche che gli italiani espatriati affrontano?
Le complessità psicologiche che chi è in una traiettoria d’espatrio si trova a dover elaborare hanno spesso a che vedere con diverse dimensioni intrecciate che partono dalle caratteristiche individuali alla qualità del rapporto con gli affetti, alle pressioni e ai significati che il sociale in quel momento storico conferisce all’emigrazione. Muoversi alla ricerca di un luogo da chiamare casa è un comportamento che l’uomo compie da sempre, ma le spinte e i modi in cui può farlo sono socialmente e storicamente connotati e questo ne determina anche i colori affettivi e le derivanti difficoltà psicologiche. Possiamo dire che oggi mediamente un italiano che espatria si troverà a fronteggiare alcuni aspetti quali ad esempio :il dialogo nel contorno familiare, la pianificazione della partenza, l’esplorazione del nuovo mondo, il senso di colpa, la nostalgia, la curiosità, la “fuga”, l’adattamento e l’integrazione nel nuovo contesto.
3)Perché l’espatrio è considerato una tappa di sviluppo psicologico importante?
Una tappa di sviluppo nella psicologia del ciclo di vita si riferisce a un periodo specifico caratterizzato da cambiamenti o trasformazioni significativi, sia a livello fisico, cognitivo, emotivo o sociale, che una persona attraversa nel corso della sua vita. Ogni tappa è associata a sfide, compiti evolutivi e potenziali di crescita specifici per quella fase, e ciò che viene percepito come successo o fallimento nell’affrontare queste sfide può influenzare lo sviluppo o l’inviluppo nelle fasi successive.
L’espatrio può essere considerata una tappa di sviluppo plus perchè possiede le caratteristiche sopracitate ed è sicuramente un evento spartiacque nella vita della persona e dei suoi affetti. Ciò che abbiamo imparato, come umani, è che accompagnare con specifici interventi le tappe di sviluppo (pensiamo ai corsi pre parto o ai percorsi di orientamento lavorativo) migliora la capacità di affrontare in modo positivo e nutriente la sfida che la tappa di sviluppo pone. Significa permettere all’individuo di migliorare la consapevolezza e il senso di efficacia nell’affrontare l’incertezza che il rapporto con l’ignoto valorizzare gli aspetti di piacere e apertura mentale che il rapporto con la scoperta del mondo e di nuove parti si sè comporta
4)Come si è sviluppato il libro “Traiettorie. Guida psicologica all’espatrio” e qual è il suo scopo?
Il progetto di “Traiettorie” è nato dalla nostra esperienza quotidiana di supporto psicologico agli italiani all’estero, studio e ricerca tramite la cooperativa sociale Transiti Psicologia d’espatrio www.transiti.net .
Il processo di espatrio porta con sé sfide emotive e psicologiche molto profonde, che spesso non vengono affrontate adeguatamente. L’espatrio non è solo una questione logistica, ma un viaggio che coinvolge l’identità, la separazione dagli affetti, e l’adattamento a un nuovo contesto culturale. Ci siamo accorti che c’era bisogno di una guida che non offrisse soluzioni rapide, ma che permettesse una riflessione continua sulle esperienze interiori di chi si trova in espatrio.
Il supporto della Fondazione Migrantes è stato fondamentale per lo sviluppo del libro. Migrantes, con il Rapporto Italiani nel mondo, curato dalla sociologa Delfina Licata, è da sempre molto attenta alle esigenze delle comunità italiane all’estero, e ci ha permesso di concretizzare l’idea. Grazie al loro contributo, abbiamo potuto dare vita a una guida che non si limita a suggerire strategie pratiche, ma che aiuta le persone a prendere consapevolezza delle loro traiettorie emotive durante l’espatrio. La Fondazione ha creduto nell’importanza di offrire uno strumento psicologico a chi vive questa complessa esperienza, supportando così il benessere psico-sociale degli italiani nel mondo.
Prossimo evento
𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟕 𝐍𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞:
“In dialogo a partire da Traiettorie” – Un panel di discussione rivolto ai professionisti italiani in Irlanda per esplorare le sfide psicologiche dell’espatrio.
Ora: 𝟏𝟖:𝟎𝟎 – 𝟐𝟎:𝟎𝟎