Cerimonia solenne al The Sugar Club di Dublino con l’Ambasciatore e la Console: «La lingua e la cultura sono le fondamenta della nostra identità»
DUBLINO — È una domenica di festa, ma anche di consapevolezza e radici ritrovate. Il 18 maggio 2025, nella suggestiva cornice del The Sugar Club, nel cuore della capitale irlandese, si tiene la cerimonia ufficiale di chiusura dell’anno scolastico del Progetto Scuola, promosso dal COMITES Irlanda con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Irlanda e dell’Istituto Italiano di Cultura di Dublino.
La sala si riempie di famiglie, studenti, docenti, rappresentanti istituzionali. È un momento sentito, carico di emozione e significato. Sul palco si alternano volti giovani e orgogliosi, chiamati a ricevere diplomi che non sono solo simboli di un percorso scolastico, ma attestati di un’identità che continua a costruirsi lontano dalla patria.
Ad aprire la cerimonia è Nicola Faganello, Ambasciatore d’Italia in Irlanda, che rivolge parole incisive alla platea:
«Questo progetto non è solo educativo: è un ponte tra generazioni, un legame concreto con le radici. L’Italia, oggi, è anche qui, nei sorrisi di questi ragazzi e nell’impegno di chi insegna loro la nostra lingua e la nostra cultura. Come rappresentante dello Stato, mi sento orgoglioso e vicino a ciascuno di voi».
Accanto a lui, Gabriella Caponi, Console Onorario d’Italia a Cork, conferma il valore del percorso intrapreso:
«Essere italiani all’estero significa anche coltivare con cura ciò che ci rende unici: la lingua, la storia, l’arte, il senso di comunità. Il Progetto Scuola è una risposta concreta al bisogno di appartenenza delle nuove generazioni».
Il Progetto Scuola, nato dall’esigenza di fornire un’educazione in lingua italiana ai figli dei connazionali residenti in Irlanda, si conferma anno dopo anno come una delle iniziative più significative e strutturate promosse dal COMITES. Non si tratta solo di lezioni, ma di un vero e proprio laboratorio identitario, che affianca l’insegnamento alla costruzione di una cittadinanza culturale consapevole.
Nel corso della mattinata si alternano testimonianze di docenti e genitori, brevi performance degli alunni, applausi e commozione. Tutti i presenti — rappresentanti istituzionali, volontari, famiglie — condividono un senso comune: quello di appartenere a una comunità viva, attiva, capace di progettare il futuro senza rinunciare al proprio passato.
La cerimonia si conclude con la consegna dei diplomi. Gli alunni sfilano uno a uno, emozionati. Nei loro occhi si legge la gratitudine per un’esperienza che, pur svolgendosi a migliaia di chilometri dall’Italia, ha il profumo inconfondibile di casa.