Giovedì 9 ottobre 2025. Una serata di musica, nostalgia e orgoglio italiano accende il cuore di Dublino. Il Molly’s Bar, piccolo tempio musicale nel quartiere di Francis Street, è gremito di connazionali per l’evento “Cuccuruccucú. Omaggio a Franco Battiato”, promosso da Sebastiano Toscano in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e Nowhere Music Club. Sul palco e tra il pubblico, un concentrato d’Italia: artisti, organizzatori, volti noti della comunità. Ma soprattutto, il debutto ufficiale della nuova direttrice dell’Istituto, Michela Linda Magrì, che raccoglie il testimone da Marco Gioacchini, da poco trasferito in Australia.
Di Francesco Dominoni
DUBLINO – Circa 200 registrati online. È un giovedì d’ottobre che sa di casa. Nel pub dalle pareti scure e dalle luci calde si mescolano le note di Battiato e le voci di decine di italiani, giovani e meno giovani, arrivati da tutta l’isola per rendere omaggio a un artista che ha segnato la memoria collettiva. La serata è anche l’occasione per conoscere Michela Linda Magrì, la nuova guida dell’Istituto di Cultura. Siciliana di origine. Magrì racconta con un sorriso il suo arrivo a Dublino:
«Sono molto contenta di essere qui. È un evento ben riuscito, con una bella partecipazione di italiani. Arrivo dalla Corea del Sud e percepisco un’energia nuova qui a Dublino. C’è tanto da fare».
La sua carriera parla da sé: nel 2000 entra al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, specializzandosi nella promozione della cultura italiana all’estero. Nove anni in Indonesia, quasi sei a Los Angeles: un curriculum costruito tra capitali e continenti, sempre nel segno dell’Italia che dialoga con il mondo.
Accanto a lei, nella sala, le collaboratrici dell’Istituto Virginia Venieri e Debora Biancheri, testimoni di un passaggio di testimone che segna l’inizio di una nuova fase.
Sul palco, la musica prende il sopravvento. Special guest della serata è Beppe Vip, DJ siciliano trapiantato a Roma, che trova a Dublino un’energia diversa:

«È la primissima volta per me in Irlanda e devo dire che ci sono molte più occasioni qui che in Italia. A Roma le opportunità sono più limitate per un DJ. A Dublino si respira un’aria fresca e frizzante, con tanta voglia di fare», racconta. Poi sorride: «In Italia suono a feste ed eventi, ma qui è più semplice entrare nei locali e proporre la propria musica».
Tra il pubblico si riconoscono il videomaker Max Cope e gli organizzatori Daniele Napoleoni e Nina Abageru, anime del movimento Puglia in Ireland, impegnati a promuovere la cultura italiana attraverso concerti e serate tematiche.

Il successo della serata, racconta molto più di un semplice evento musicale. È il segno di una comunità viva, desiderosa di ritrovarsi e riconoscersi nella bellezza delle proprie radici.
E mentre nel locale risuona ancora l’eco di Centro di gravità permanente, qualcuno sorride e dice che, per una sera, Battiato è tornato a Dublino.
«Stiamo già lavorando ad altre serate — racconta Sebastiano Toscano, organizzatore dell’evento — gli italiani qui a Dublino hanno una grande voglia di ritrovarsi e celebrare insieme una musica di autentico valore artistico. Lo dimostra l’affluenza di questa sera, oltre ogni aspettativa».