Dalla Moldavia all’Italia, fino all’Irlanda: il viaggio di Nina Abageru, classe 1993, è quello di una donna che trasforma la passione in progetto culturale. Oggi è il braccio destro di Daniele Napoleoni, fondatore di Puglia in Ireland, l’iniziativa che porta la musica e la cultura italiana nel cuore di Dublino. Dopo aver vissuto tra Napoli, Salerno, il Trevigiano e Parigi, consegue una certificazione internazionale di coaching. Nina approda in Irlanda e contribuisce a organizzare il primo grande concerto italiano al Button Factory, con il Canzoniere Grecanico Salentino e il tutto esaurito. Ora lavora al prossimo passo: portare l’opera lirica italiana, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, in Irlanda, costruendo partnership con il COMITES e l’Ambasciata d’Italia a Dublino. La sua missione è chiara: far dialogare Italia e Irlanda attraverso la forza universale della musica.

di Francesco Dominoni

DUBLINO – Il suo amore per l’Italia comincia nel 2015 quando Nina mette piede per la prima volta nel Belpaese. Va a Napoli. «Mi avevano detto di stare attenta ai furti, di non indossare gioielli — racconta sorridendo — ma io mi sono innamorata di quella vitalità». L’anno successivo è a Salerno per tutta l’estate, l’ultimo anno di università in legge. Nel 2020 torna in Friuli Venezia Giulia, dove vive la sorella. Poi si trasferisce a Valdobbiadene, nel Trevigiano, e resta bloccata lì durante il lockdown: le frontiere sono chiuse, la Moldavia lontanissima.

In estate riparte, questa volta per il Sud. Va in Calabria, a Ciro Marina, dove lavora al villaggio turistico “Punta Alice”. Lì, tra l’azzurro dello Ionio e le sere d’estate, capisce che organizzare eventi è la sua vera vocazione.

Nel 2022 vola a Dublino per la prima volta, ma resta poco. Si sposta a Parigi. Ottiene poi una certificazione International Level Coaching rilasciata dall’International Coach Federation (ICF), l’organizzazione mondiale che regola la professione del coaching. È un periodo di studio, di crescita, di passaggio.

Poi, il 13 ottobre 2024, il ritorno in Irlanda. Il destino le fa incontrare Daniele Napoleoni, e da quell’incontro nasce l’idea che cambierà il loro percorso: portare in Irlanda la musica e la cultura italiana. Nasce Puglia in Ireland.

Il debutto è un successo: 28 settembre 2024, Button Factory, Temple Bar, cuore pulsante di Dublino. Sul palco il Canzoniere Grecanico Salentino, guidato da Mauro Durante. Due ore di ritmo, tamburelli, voci e danza. Pubblico misto, sold out. Irlandesi e italiani che si stringono sotto le luci, trascinati dall’energia del Salento.

«Mi piace organizzare eventi italiani», spiega Nina Abageru. «Questo è solo l’inizio. Stiamo preparando il calendario del prossimo anno, e tra le iniziative ci sarà anche la musica lirica, che vogliamo far arrivare dall’Italia».

La lirica come nuova frontiera del progetto: un ponte tra le radici della cultura italiana e l’apertura dell’anima irlandese. “È nata in Italia tra il Cinquecento e il Seicento, da Monteverdi a Verdi e Puccini, e si è diffusa ovunque come una delle più raffinate espressioni artistiche umane”, racconta Nina. “Nel 2024 l’UNESCO l’ha riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Noi vogliamo portarla qui, in Irlanda, per farla riscoprire alla gente”.

Non un’operazione nostalgica, ma un progetto strutturato: partnership con sponsor, istituzioni pubbliche ed aziende private, tra cui il COMITES Irlanda e l’Ambasciata d’Italia a Dublino, i ristoranti Bar Italia, DoppioZero e Pomodorino.

Per lei, l’opera italiana in Irlanda non è solo spettacolo: è un linguaggio comune, un ponte culturale e umano.