Dublino – Dopo l’emozione e la solennità della Festa della Repubblica celebrata giovedì 5 giugno presso la Residenza ufficiale in Temple Road, l’italianità ha continuato a brillare anche a tavola. Il Comites Irlanda ha infatti organizzato una serata conviviale presso il ristorante Bellagio a Terenure, nella zona sud della capitale irlandese: una vera e propria “pizzata” all’insegna del gusto, dell’amicizia e dell’orgoglio tricolore.

Un’iniziativa semplice ma fortemente simbolica, pensata per rinsaldare i legami all’interno della comunità italiana residente in Irlanda e proseguire, in tono informale, quel clima di coesione e partecipazione che aveva caratterizzato le celebrazioni ufficiali.

A sedersi attorno al tavolo, tra sorrisi e brindisi, c’erano volti noti del mondo istituzionale e associativo: Mariangela Matonte, Capo della Cancelleria Consolare, e Fabio Bortolozzi, Console Onorario a Galway, hanno accolto con entusiasmo l’invito. In rappresentanza del Comites erano presenti Emiliana Capurro, Luca Mancinelli, Marzia Doro, Anna Floriani e Francesco Dominoni, tutti protagonisti attivi dell’impegno sociale e culturale italiano sull’isola.

Alla serata hanno partecipato anche Raffaele Cavallo, già presidente del Comites Irlanda, l’insegnante Maria Grazia Cascio, e due professionisti italiani del settore medico, Pietro Dalla Vedova e Andrea Piccin, confermando così la vivacità e la varietà delle competenze presenti nella diaspora italiana in Irlanda.

Tra pizze fumanti, racconti di esperienze e nuovi progetti in cantiere, la cena si è trasformata in un momento di autentica condivisione, dove il senso di appartenenza e il legame con le radici hanno trovato espressione concreta.

Un gesto di continuità dopo le celebrazioni ufficiali che sottolinea come l’identità italiana non si esaurisca nei grandi eventi, ma viva anche (e soprattutto) nei piccoli momenti di comunità, nei sapori familiari e nella voglia di stare insieme.

Durante la Festa della Repubblica, consegnate le Croci commemorative a quattro ufficiali delle Forze Armate irlandesi per il loro impegno nelle missioni di pace in Libano e Kosovo

Di Francesco Dominoni

DUBLINO – Un momento solenne e carico di significato ha caratterizzato la Festa Nazionale della Repubblica Italiana, celebrata giovedì 5 giugno 2025 presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Irlanda, Nicola Faganello, a Temple Road, Dublino. Nel corso della cerimonia, alla presenza di autorità diplomatiche e militari, sono state conferite onorificenze italiane a quattro ufficiali delle Forze Armate irlandesi, in riconoscimento del loro contributo alle missioni internazionali di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.

L’Ambasciatore Faganello ha consegnato le Croci commemorative a nome della Repubblica Italiana, esprimendo gratitudine per la collaborazione esemplare tra Irlanda e Italia nelle aree di crisi e sottolineando l’importanza di un impegno condiviso per la sicurezza e la stabilità internazionale.

I destinatari delle onorificenze sono:

  • Colonnello Owen MCNALLY, nato a Dublino il 7 marzo 1969, per il servizio svolto in Libano dal 9 novembre 2022 al 23 maggio 2023, nell’ambito della Missione di Pace delle Forze Armate Nazionali, in conformità alla Risoluzione ONU 1701/2006.
  • Colonnello Tom MCGRATH, nato a Castlebar il 4 ottobre 1969, per la partecipazione alla stessa missione libanese dal 15 novembre 2023 al 24 maggio 2024, sempre sotto il mandato ONU 1701/2006.
  • Tenente Colonnello Stephen MACEOIN, nato a Kilkenny il 22 marzo 1984, per l’impegno nella Missione di Pace in Libano dal 24 novembre 2023 al 25 maggio 2024, nell’ambito della medesima risoluzione ONU.
  • Maggiore Paul RYAN, nato a Kilkenny l’8 novembre 1986, decorato per il servizio reso in Kosovo tra il 21 aprile 2023 e il 26 ottobre 2023, secondo la Risoluzione ONU 1244/1999, a sostegno del processo di pacificazione dell’ex Jugoslavia.

Il conferimento di tali onorificenze testimonia l’alto valore del cooperativismo internazionale, nonché il legame profondo tra l’Italia e l’Irlanda nel comune impegno per la pace. La cerimonia si è conclusa con un sentito applauso da parte degli ospiti presenti, tra cui rappresentanti del corpo diplomatico, delle istituzioni irlandesi e della comunità italiana in Irlanda.

Nella nuova residenza di Temple Road, un discorso tra diplomazia, cooperazione internazionale e memoria storica.

di Francesco Dominoni

DUBLINO – 5 GIUGNO 2025 – Si è svolta nella prestigiosa cornice della nuova Residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello in Temple Road, a Dublino, la celebrazione ufficiale della Festa della Repubblica Italiana. Un evento dal profondo significato istituzionale e simbolico, che ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo diplomatico, politico e militare irlandese, nonché di numerosi rappresentanti della comunità italiana in Irlanda.

Accolto dal calore degli invitati e dal rigore del cerimoniale, l’Ambasciatore Faganello ha pronunciato un discorso denso di riferimenti ai temi di maggiore rilevanza per l’attualità internazionale e per il futuro della cooperazione tra Italia e Irlanda. Accanto a lui, a sottolineare il valore delle relazioni bilaterali e della diplomazia militare, il Generale Rossa Mulcahy, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Irlandese, e l’Ammiraglio Angelo Virdis, Addetto alla Difesa presso l’Ambasciata d’Italia a Londra.

Nel suo intervento, l’Ambasciatore ha voluto sottolineare l’importanza della nuova residenza, non solo come sede ufficiale, ma come simbolo tangibile della rinnovata presenza italiana in Irlanda. Ha poi tracciato un quadro lucido delle sfide e delle opportunità del momento, citando tra gli altri temi la Ukraine Recovery Conference, le prospettive economiche dell’area euro, la situazione geopolitica nel Medio Oriente, il processo di integrazione europea, e l’atteso appuntamento con la Conferenza di Messina.

Particolare attenzione è stata riservata anche alla dimensione culturale e sportiva, con il ringraziamento ufficiale a Fiat Ireland per il sostegno offerto a Team Ireland, nell’ambito della partnership Fiat–Team Ireland in vista delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. L’Ambasciatore ha inoltre ricordato con orgoglio l’organizzazione della Mostra Marconi, testimonianza della volontà di promuovere il patrimonio scientifico e tecnologico italiano anche all’estero.

L’evento si è chiuso tra applausi e strette di mano, in un clima di cordialità e dialogo, riflesso autentico di un’amicizia tra i due Paesi che continua a consolidarsi, anno dopo anno, in un’Europa sempre più chiamata a fare fronte comune alle sfide del nostro tempo.

di Francesco Dominoni, Responsabile della Comunicazione del COMITES

DUBLINO, 5 GIUGNO – Per la prima volta, la Festa della Repubblica Italiana si celebra nella nuova residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello, situata lungo la prestigiosa Temple Road. Un evento altamente simbolico e istituzionale, che ha riunito diplomatici, autorità irlandesi, esponenti della comunità italiana e rappresentanti del mondo economico e culturale.

Ambasciatore, com’è andata questa prima Festa della Repubblica nella nuova residenza?
“Credo sia andata bene, davvero bene.” Sorride soddisfatto. “È la prima volta che celebriamo qui la nostra festa nazionale, ed è anche la mia prima esperienza da Ambasciatore d’Italia in Irlanda. Il tempo sembrava incerto, minacciava pioggia, ma poi il cielo si è aperto. Abbiamo accolto tante persone e l’atmosfera era positiva. Mi sembra che tutti siano rimasti soddisfatti.”

Qual è stato per lei il momento più significativo della serata?
“Per me è stato importante poter incontrare di persona sia la comunità italiana che le autorità e i principali interlocutori locali.” Aggiunge: “Eventi come questo servono a rafforzare i legami, non solo formali, ma anche umani.”

Come descriverebbe oggi i rapporti tra Italia e Irlanda?
“Si stanno rafforzando.” L’ambasciatore non ha dubbi. “Le basi sono solide: siamo Paesi amici, con una lunga storia di collaborazione e migrazione. Non si tratta di una novità, ma ora siamo in una fase di consolidamento concreto su più fronti.”

Cosa rende questo momento storico particolarmente favorevole?
“Viviamo un’epoca in cui le alleanze tra Paesi amici sono fondamentali.” E prosegue: “Italia e Irlanda devono collaborare ancora di più: nella cultura, nell’economia, e anche sul piano politico. Le rispettive presidenze dell’Unione Europea – Irlanda nel 2026 e Italia nel 2028 – rappresentano un’opportunità straordinaria per sviluppare iniziative comuni e un dialogo ancora più integrato.”

Durante la serata è avvenuto anche un conferimento molto sentito…
“Sì, abbiamo consegnato quattro onorificenze a ufficiali delle forze armate irlandesi.” Lo ricorda con emozione. “Hanno operato al fianco delle nostre forze in missioni di pace in Libano e Kosovo. La loro presenza ha confermato non solo la qualità della nostra cooperazione, ma anche la profondità del legame umano che unisce italiani e irlandesi anche sul terreno.”

Un evento che segna un nuovo inizio?
“Assolutamente sì.” Conclude con serenità. “Tutto è andato perfettamente. Ora ci coordineremo per i prossimi passi. Grazie ancora.”

DUBLINO, 5 GIUGNO – In occasione del ricevimento ufficiale per la Festa della Repubblica Italiana, tenutosi presso la nuova Residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello in Temple Road a Dublino, l’Associazione Nazionale Carabinieri in Irlanda ha prestato servizio con la consueta professionalità e spirito di rappresentanza.

“Il nostro Gruppo in Irlanda ha un ottimo rapporto con le forze dell’ordine irlandesi,” sottolinea con orgoglio Francesco Morelli, Presidente dell’Associazione Carabinieri in Irlanda. “Siamo sempre presenti tutti gli anni alla Parata di San Patrizio, ed eventi come questo rafforzano il nostro legame con le istituzioni italiane e locali.”

La partecipazione dell’ANC ha conferito ulteriore solennità all’evento, testimoniando il profondo senso di appartenenza alla comunità italiana all’estero e la vicinanza simbolica tra Italia e Irlanda, anche sul piano della sicurezza e della cooperazione civile.

Nella foto, da sinistra verso destra: Nicola Merucci socio ANC; Vito Perna Appuntato Scelto; Enrico Bianchi socio ANC; Gaetano Senatore Colonnello della Guardia di Finanza; Nicola Faganello Ambasciatore; Angelo Virdis Contrammiraglio; Andrea Ongaro socio Fidca Éire; Francesco Morelli Presidente ANC Cre.; Calogero Ranaldi socio Fidca Éire; Michele Bussa Appuntato Scelto; Piero Angelo Morelli Presidente Fidca Frosinone; Thomas Hayes socio ANC.

Una presenza sobria, composta, ma carica di significato, che ha reso omaggio alla Repubblica Italiana e alla sua rappresentanza diplomatica in Irlanda.

DUBLINO, 5 GIUGNO – Per la prima volta, la nuova Residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello, situata nella raffinata Temple Road, ha ospitato il ricevimento ufficiale per la Festa della Repubblica Italiana. Un evento carico di significato simbolico e istituzionale, che ha visto protagonisti rappresentanti del mondo diplomatico, economico, culturale e della comunità italiana residente in Irlanda.

Tra gli incontri più sentiti della serata, quello con il Club Italiano di Dublino, storica realtà associativa che da decenni promuove la cultura e l’identità italiana sull’isola. A rappresentarlo, il presidente Angelo Vecchio, accompagnato da Giovanni Borza e da Teresa Borza, ex presidente del Club.

“È sempre un piacere poter dialogare con le realtà che tengono viva la nostra identità all’estero,” sottolinea l’Ambasciatore Nicola Faganello. “Il Club Italiano ha svolto e continua a svolgere un ruolo fondamentale nel mantenere saldo il legame tra gli italiani d’Irlanda e il nostro Paese. Incontrarne i rappresentanti in un contesto come questo, dedicato alla celebrazione della Repubblica, è particolarmente significativo.”

L’incontro si svolge in un clima cordiale, tra ricordi, progetti futuri e condivisione di valori comuni. “L’Italia che vive fuori dai confini nazionali è una risorsa preziosa,” ribadisce l’Ambasciatore. “Ed è importante valorizzare le associazioni che, come il Club Italiano, contribuiscono quotidianamente a rafforzare il senso di appartenenza e la coesione della nostra comunità all’estero.”

Un momento di dialogo autentico, nel segno della continuità e della partecipazione, che conferma quanto la diplomazia sia anche un esercizio di ascolto e vicinanza.

DUBLINO, 5 GIUGNO – Nella splendida cornice della nuova residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello, al centro della prestigiosa Temple Road, si è svolto il ricevimento ufficiale per la Festa della Repubblica Italiana. Una serata elegante, segnata da ospiti illustri del mondo diplomatico, economico e culturale. Tra questi, Sabrina Casalta, CEO di Vodafone, ed Emiliana Capurro, Presidente del COMITES Irlanda.

“Donne straordinarie e un tempo fantastico. Cosa vogliamo di più?” commenta con entusiasmo Capurro. “Questa serata italiana ha tutto: eleganza, relazioni, e un pizzico di emozione. Siamo felici di essere qui, di poter ammirare dal vivo la nuova sede dell’Ambasciatore. È anche una bellissima occasione per fare un po’ di networking e socialità.”

Il clima è disteso ma anche carico di significato, specie quando si parla del ruolo delle donne in Irlanda e in Italia. “Abbiamo celebrato di recente un evento dedicato alle donne qui a Dublino,” racconta Capurro. “L’emancipazione femminile è un tema vivo. E questa è una delle capitali europee in cui si percepisce un dinamismo particolare.”

Casalta, da poco arrivata nel Paese, condivide il suo primo sguardo sulla realtà irlandese. “Sono in Irlanda da poche settimane, ma devo dire che da questo punto di vista è un paese che possiamo prendere come riferimento. La presenza delle donne nel mondo del lavoro è visibile e concreta,” spiega. “Naturalmente c’è ancora molto da fare, ma credo che chi occupa posizioni di rilievo debba sentirsi in dovere di sostenere gli altri – donne e uomini – nel creare ambienti più inclusivi.”

Sulle differenze tra Italia e Irlanda in tema di parità, il tono è riflessivo. “Non credo sia corretto parlare di vantaggi o svantaggi,” dice Casalta. “Siamo donne, e in fondo conduciamo tutte più o meno la stessa battaglia. Forse noi italiane siamo ancora un po’ più ancorate a certi retaggi culturali, come il senso di colpa della madre che lavora o della donna che sceglie la carriera.”

“Dobbiamo imparare a liberarci da questi cliché,” conclude con determinazione. “E serate come questa ci ricordano quanto sia importante costruire insieme, a partire dalla consapevolezza e dall’orgoglio delle nostre storie.”

DUBLINO, 5 GIUGNO – Nella cornice elegante di Temple Road, la nuova residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello ha accolto per la prima volta il ricevimento ufficiale per la Festa della Repubblica Italiana, alla presenza delle più alte cariche diplomatiche italiane e di rappresentanti delle istituzioni irlandesi. Tra questi, il Generale Rossa Mulcahy, Capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa Irlandesi, e Danny McCoy, Chief Executive Officer di Ibec, la principale organizzazione rappresentativa delle imprese in Irlanda.

“Celebrare oggi la Festa della Repubblica Italiana, il 79° anniversario, è un grande onore per le Forze di Difesa”, afferma il Generale Mulcahy. “L’Ambasciatore ha conferito la Croce commemorativa italiana a quattro dei nostri ufficiali che hanno servito all’estero al fianco dei colleghi italiani: tre in Libano e uno in Kosovo. È un riconoscimento importante, per loro e per le loro famiglie.”

Il legame tra le forze armate dei due Paesi si conferma solido e strategico. “In Libano, le nostre truppe operano direttamente con il settore italiano: lì il rapporto è strettissimo,” prosegue Mulcahy. “Abbiamo appena ricevuto un nuovo comandante della forza ONU, un generale italiano, che inizierà a breve il suo incarico. E continueremo la collaborazione anche nell’ambito delle operazioni nel Mediterraneo, coordinate da Roma.”

Il dialogo è aperto anche sul piano diplomatico. “Io e il nuovo Ambasciatore iniziamo il nostro mandato praticamente in contemporanea, e abbiamo già avuto modo di confrontarci,” conferma il Generale. “Ci sono numerose iniziative su cui costruire una cooperazione militare strutturata e continua. Il futuro dei rapporti è sicuramente positivo.”

Sullo sfondo di un’intesa militare in crescita, il mondo economico consolida una relazione storica. “Il legame commerciale tra Italia e Irlanda è profondo e di lunga data,” sottolinea Danny McCoy. “Siamo entrambi membri dell’Unione Europea e dell’Unione Monetaria, e questo ci rende partner naturali nelle sfide comuni sulla competitività e produttività europea.”

La cooperazione non è solo economica: “I rapporti sociali, familiari e culturali tra i nostri due Paesi sono altrettanto forti. Con Confindustria, ad esempio, abbiamo ottimi rapporti. Forse l’unica differenza vera è il tempo.” Sorride, guardando il cielo limpido sopra Dublino. “Ma stasera siamo benedetti: sembra proprio un clima mediterraneo.”

Difesa, diplomazia, economia: l’asse tra Italia e Irlanda si rafforza, nel segno della collaborazione e della condivisione europea.

di Francesco Dominoni

DUBLINO, 5 GIUGNO – La nuova residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello, nel cuore della prestigiosa Temple Road, ha ospitato per la prima volta il ricevimento ufficiale per la Festa della Repubblica Italiana. Un evento che ha riunito il mondo diplomatico, economico e imprenditoriale italiano e irlandese. Tra i protagonisti della serata, Furio Pietribiasi, Presidente della Camera di Commercio Italiana a Dublino, e Giovanni Sacchi, Direttore dell’Italian Trade Agency di Londra, con competenza estesa anche all’Irlanda.

“I rapporti commerciali tra Italia e Irlanda sono in costante crescita”, afferma Pietribiasi. “Non solo nel settore dei beni, ma anche nei servizi. I dati più recenti parlano chiaro: gli scambi hanno superato i 12 miliardi di euro e la curva è in continua ascesa.”

Il segreto di questa crescita, spiegano entrambi, è nel lavoro sinergico del Sistema Italia. “Noi come Camera di Commercio Italiana, collaboriamo quotidianamente con l’Agenzia ICE,” sottolinea Pietribiasi. “Ed è un onore fare parte di questo ecosistema.”

Sacchi conferma: “Da due anni e mezzo abbiamo attivato un Desk ICE all’interno dell’Ambasciata d’Italia a Dublino, proprio per supportare in modo più diretto le imprese italiane interessate al mercato irlandese. In questi tre anni abbiamo registrato una crescita non solo nel comparto dei beni, ma anche nei servizi, con un’espansione significativa dell’export agroalimentare italiano.”

Un settore, quest’ultimo, che riflette un trend globale: “L’Italia ha superato i 60 miliardi di euro di export alimentare a livello mondiale, e anche qui in Irlanda si vede una crescita marcata”, prosegue Sacchi. “Siamo molto attenti a promuovere i prodotti DOP, DOCG, DOC, e a educare il consumatore locale a scegliere la qualità.”

Pietribiasi si sofferma poi su un altro settore chiave per l’economia irlandese: la finanza. “Il centro finanziario irlandese è uno dei più diversificati d’Europa: asset management, fondi, banche B2B, assicurazioni, fintech. Non parliamo di banche retail, ma di servizi altamente specializzati a supporto di altri istituti. In questo ecosistema competitivo, molte aziende italiane hanno trovato un terreno fertile per stabilirsi e restare competitive.”

La Brexit, inevitabilmente, ha avuto un impatto. “Nel Regno Unito l’introduzione della dogana ha inizialmente provocato disagi,” ricorda Sacchi. “Ma ora l’export italiano ha superato i livelli pre-Brexit. Sull’Irlanda, invece, gli effetti sono stati molto positivi, soprattutto nel settore finanziario e nei flussi commerciali.”

Un’opportunità, quindi, anche per le piccole e medie imprese italiane. “Molte hanno iniziato ad affacciarsi sul mercato irlandese, approfittando della facilità di scambio offerta dal mercato unico europeo”, afferma Sacchi. “Anche in settori di nicchia come il vino, seppur con numeri contenuti, assistiamo a un interesse crescente.”

L’obiettivo comune è chiaro: rafforzare la presenza italiana in Irlanda attraverso l’eccellenza. “Non puntiamo alla quantità, ma alla qualità,” concludono. “Prodotti certificati, educazione al consumo consapevole e valorizzazione del Made in Italy. È qui che l’Italia può davvero fare la differenza.”

DUBLINO, 5 GIUGNO – La prestigiosa Temple Road ha fatto da cornice, per la prima volta, al ricevimento ufficiale per la Festa della Repubblica Italiana, ospitato nella nuova residenza dell’Ambasciatore Nicola Faganello. Una serata di grande rilevanza diplomatica, che ha visto la presenza delle più alte cariche italiane in Irlanda e delle istituzioni locali. Tra gli ospiti d’onore, Micheal Malone, Comandante in Capo del Servizio Navale Irlandese, è entrato in marina nel 1981 come cadetto del genio navale.

“È fantastico vedere una comunità italiana così vibrante e presente in Irlanda”, afferma con entusiasmo il Commodoro. “Il lavoro che svolgiamo insieme è significativo e continuo, ed è un piacere poter ospitare iniziative come questa.”

L’intesa tra le forze navali dei due Paesi è concreta e operativa. “Abbiamo avuto scambi importanti con l’Italia,” spiega Malone, “e oggi ci sono membri della Marina Irlandese che stanno lavorando a Roma, coinvolti in operazioni strategiche. Solo lo scorso fine settimana abbiamo inviato nuovo personale: sono lì e stanno svolgendo attività rilevanti su base continuativa.”

Lo scenario europeo, segnato da tensioni e trasformazioni geopolitiche, rafforza la necessità di collaborazioni solide. “Credo fermamente che i rapporti tra Italia e Irlanda si intensificheranno nel prossimo futuro,” dichiara il Commodoro. “Non abbiamo alternative: in questi tempi incerti, l’unico modo per progredire è lavorare insieme, fianco a fianco, come nazioni europee unite.”

Guardando avanti, la Marina gioca un ruolo chiave. “Ci sono molti progetti in corso nella comunità navale,” aggiunge Malone. “Lavoriamo in stretto contatto con il personale della Marina italiana a Roma. Conosco personalmente il vostro Capo di Stato Maggiore della Marina: abbiamo costruito un rapporto solido, che ci permette di operare in sintonia.”

Una sinergia navale e diplomatica che si rafforza di anno in anno, con l’obiettivo condiviso di costruire un’Europa più coesa, sicura e collaborativa.